Gli ultimi libertini

Gli ultimi libertini

1 maggio 2016 Libri
La copertina del libro di Benedetta Craveri, “Gli ultimi libertini”.
Dopo il delizioso volumetto sull’ “affaire du collier”, Benedetta Craveri e’ tornata in libreria per Adelphi con un volume colto e minuziosamente documentato di 600 pagine inerente la storia di sette brillanti nobili libertini alla corte di Maria Antonietta.
Autoritratto 1782 ” le chapeau de paille” di Elisabeth Vigèe le Brun, una delle piu’ grandi ritrattiste della sua epoca e amica personale di Maria Antonietta.
Le pagine narrano la spensieratezza e la totale mancanza del senso di realta’ di un gruppo di aristocratici che vissero la loro giovinezza nel periodo splendido della monarchia di Luigi XVI, per poi precipitare inevitabilmente nel risveglio terribile della rivoluzione francese con conseguenze nefaste per alcuni di loro.
Leggeremo le vite intrecciate di Maria Antonietta, del conte di Sègur,  della pittrice Elisabeth Vigèe le Brun ( che in quell’epoca dipinse meravigliosi ritratti di cui colse l’essenza della leggerezza del vivere), di Madame du Barry, del conte di Narbonne, dell’intreccio amoroso di Madame de Sabran con il cavaliere di Boufflers che lasceranno ai posteri il piu’ bel carteggio amoroso francese di epoca settecentesca, in un profluvio di memorie e intrecci biografici che ci riporteranno alla corte di Versailles nella seconda meta’ del 1700.
Il libro è  interessante soprattutto per il carattere storico della narrazione, per capire profondamente gli anni che precedettero la rivoluzione francese, per l’importanza che ricoprirono politicamente gli uomini e le donne narrate, in un saggio estremamente rigoroso e  documentato da Benedetta Craveri , docente di letteratura francese , che mi aveva gia’ deliziata con ” l’affaire du collier”, piccola cronaca dello scandalo realmente accaduto a Maria Antonietta , che diede origine all’inizio della sua rovina.
Il piccolo libro dello scandalo della collana…
Madame de Sabran ritratta da Elisabeth Vigèe le Brun.
Il libro mi ha letteralmente rapita e lo consiglio  a chi ama le vicende storiche francesi di fine 700, per capire ulteriormente un’epoca che volgeva alla  conclusione e di cui nessuno dei protagonisti capì sarebbe definitivamente e brevemente scomparsa.

 

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