Antichita’ da calpestare, i tappeti Aubusson

I tappeti scaldano la nostra casa, rendono accogliente l’ambiente, delimitano uno spazio da esaltare, i miei preferiti sono da sempre gli Aubusson. Lavorati a telaio,con sapiente uso di lane colorate,sono noti per i disegni floreali variopinti con rose e decori romantici. Amatissimi  da tutte le corti  di Francia ( Luigi XVI regalo’ a Maria Antonietta il famoso arazzo Aubusson che si trova nel castello di Rambouillet ,di ben 70 metri), sono quanto di meglio si possa abbinare ad un arredamento classico.

Questa particolare tessitura prende il nome dalla citta’ di Aubusson, nel centro della Francia, che fu il fulcro della produzione di arazzi e tappeti  fin dal 15°secolo, quando si insediarono nel piccolo centro cittadino abili tessitori arrivati dalle Fiandre. I produttori acquistarono veri e propri dipinti (cartons de tapisserie) da rinomati ed abili pittori (Boucher,Wouwerman) e riprodussero su telaio le scene dipinte, dando così vita a  manifatture di elevatissima qualità apprezzate fino ai nostri giorni.

Gli arazzi, commissionati  innanzitutto per adornare fredde pareti prive di ogni colore , vennero poi utilizzati per la realizzazione di tappeti ,  tappezzerie di cuscini,  divani e poltrone ed altri componenti d’arredamento.

Persero il loro splendore con l’avvento della rivoluzione francese e delle carte da parati  importate dall’Inghilterra, per poi rifiorire alla fine dell’800 sotto il regno di Napoleone III.

Io li amo particolarmente per la loro eleganza,soprattutto nelle tonalita’ chiare, tono su tono. Resistenti  al  trascorrere del tempo nonostante la  loro trama particolarmente leggera, non sono da confondere con i tappeti lavorati  a mezzopunto (o needlepoint ) in quanto si tratta di lavorazioni di  tutt’altra fattura.