Babette nella “piccola Parigi”

Babette nella “piccola Parigi”

15 aprile 2018 Curiosità,Viaggi

 

Prosegue la mia visita alla città di Parma con amici del posto che mi trascinano letteralmente all’interno del  complesso museale della Pilotta. Qui nasce il racconto di Babette, davanti al quadro che la ritrae imponente signora,  inserita in mezzo ai dipinti di nobili francesi che hanno fatto la storia della città.

Ad attenderci, oltre alla greve statua di Maria Luigia che osserva tutti noi dall’alto del trono in cui Canova l’ha scolpita, ci sono una serie di grandi dipinti settecenteschi di interni famigliari in cui è ritratta Babette. Ora vi starete chiedendo: chi è Babette…??

Luisa Elisabetta di Borbone Francia, soprannominata ” Babette“,  figlia di Luigi XV , cresciuta alla reggia di Versailles, divenne duchessa di Parma (da questo momento la città viene ricordata come la “piccola Parigi”)  dopo il matrimonio e qui venne a vivere: ma Parma non era Versailles!!

  Dovette risiedere nella cittadina emiliana che proprio le stava stretta e, anche se il palazzo Ducale di Colorno non era proprio una dimora di seconda categoria, non c’era nulla che le ricordasse la reggia francese.

La figlia, nonostante fosse grata per il Ducato ricevuto, scrisse accorate e disperate lettere al padre per dirgli che Parma non faceva per lei,  si annoiava,  era infelice e non c’era niente che le piacesse. Luigi XV, impietosito, le inviò vestiti all’ultima moda, mobili, porcellane di ogni tipo, oggetti francesi e gioielli per aiutarla a trascorrere al meglio il suo tempo: era nel ducato e lì doveva rimanere !

Qui la vediamo ritratta con il bel vestito di seta bianca, annoiata nel salotto della Reggia di Colorno, insieme al marito ed ai figli, in un momento in cui non si dedicava al gioco delle bambole, suo passatempo preferito. In fin dei conti si era sposata giovanissima e il suo non fu certo un matrimonio felice, ma ebbe comunque il merito di essere la prima insegnante di buone maniere e cucina francese che il Ducato ricordi, ben prima della celeberrima eroina dei parmensi, Maria Luigia Bonaparte. Che dire: bruttina ma innovatrice ed amante delle belle cose !

LUISA ELISABETTA di BORBONE detta “BABETTE”, figlia di LUIGI XV di FRANCIA.

Ogni tanto lasciava Parma per Versailles, luogo ove ritrovava le sue radici e le sue amicizie di corte e fu proprio durante una di queste permanenze che morì di vaiolo in terra francese.

Guardando il suo ritratto non si puo’ far a meno di sorridere: nonostante pizzi e gioielli, l’allure rubicondo tradiva già una buona forchetta emiliana…

Il paravento settecentesco dal candido colore verde acqua, ritratto in questo dipinto appeso nelle sale del complesso della Pilotta, è ancora visibile nella Reggia di Colorno. Ha superato centinaia di anni indenne ed è stato riconoscito come il paravento del dipinto…

Il pittore Giuseppe Valdrighi (possiamo ammirarlo nell’autoritratto con la moglie e la sua splendida e stravagante vestaglia di seta), fu l’artista che ritrasse Babette e famiglia. Anche lui inserito nella quadreria della Pilotta.

 

Altro piccolo aneddoto…lo sapevate che nel settecento il colore azzurro si usava per vestire le femmine mentre i maschi usavano ampiamente il rosa? Solo dopo la seconda guerra mondiale si sono capovolti i canoni…prima era tutto diverso da oggi !

Questa è la seconda parte del mio piccolo viaggio a Parma…a presto con altri percorsi in questa accogliente città emiliana.

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