A pochi chilometri da Parma, immersa nella placida campagna emiliana, sorge Villa Magnani Rocca, che gli abitanti del luogo chiamano “villa dei capolavori”. Per un’amante del ‘700 come me e, soprattutto, dell’epoca Neoclassica, non potevo tralasciare in una bella giornata di primavera la visita della villa museo, sede di un’ importantissima collezione privata di opere che spaziano attraverso varie epoche, tra le quali spicca una fornita raccolta di pezzi del periodo Impero di notevole pregio e qualità.
Si accede all’ingresso entrando dallo splendido parco secolare all’inglese, famoso per la varietà di esemplari arborei centenari e per l’impianto romantico di inizio Ottocento. Saliti i pochi gradini di pietra, si entra nella villa direttamente da un grande atrio dal raffinatissimo colore azzurro polvere contrastato dal bianco degli splendidi stucchi settecenteschi. L’insieme è grandioso e le stanze che si sviluppano lateralmente ed al piano superiore della villa sembrano ancora abitate…
L’immensa coppa in malachite verde di epoca Impero posta all’ingresso è opera dello scultore Thomire, dono dello Zar Alessandro I a Napoleone…e come questa, la villa è tutta un susseguirsi di opere di valore, con marmi di Canova, dipinti di Tiepolo, Tiziano, Goya, Van Dick, Monet, Renoir solo per citarne alcuni…
L’epoca Impero è il periodo piu’ rappresentato in assoluto dalla collezione, non a caso siamo nella città di Maria Luisa d’Austria, seconda moglie di Napoleone Bonaparte, amatissima duchessa di Parma (con decreto regio ufficializzò il cambio di nome in Maria Luigia, piu’ italiano e meno pretenzioso) che con la sua influenza cambiò positivamente il volto della città ed il gusto dei suoi abitanti.
Chi volesse visitare la villa, fino al primo luglio 2018, potrà ammirare inoltre una mostra di capolavori di Alberto Pasini, pittore emiliano ritenuto uno dei grandi maestri dell’800 italiano.
Da non perdere..come il successivo percorso d’arte di cui parlerò la settimana prossima, rimanendo sempre a Parma e dintorni..