Se siete a Parigi e cercate un posto particolare da vedere, un posto che vada oltre le solite mete che gia’ conoscete, un indirizzo prezioso e’ il Museo Nissim de Camondo.
La domenica mattina, arrivando a piedi dal Parc Monceau, si trova un’ex abitazione privata, di quelle che i francesi chiamano ” hotel particulier” oggi trasformata in un bellissimo museo che raccoglie una delle collezioni di arredi del 1700 piu’ importanti di Parigi.
La storia della famiglia che vi risiedeva e’ degna di un romanzo di Dumas; ricchezze, lutti, deportazioni, sono la trama della vita vissuta dentro queste mura rimaste congelate nel tempo fino ai nostri giorni, intatte in ogni piccolo dettaglio quotidiano,dove la presenza di chi ci ha camminato in queste stanze traspira in ogni oggetto e l’amore per la bellezza delle cose, rimanda la mente ad una giornata vissuta nella “Belle Epoque”.
Questa dimora è uno dei posti di Parigi che preferisco, impareggiabile, lascia stupiti per la bellezza di ogni piccolo particolare.
Credo di aver fatto decine e decine di fotografie (… si poteva!), ho sbirciato in tutti gli angoli di questa abitazione pazzesca, ho ammirato senza parole il quadro di Vigee’ Lebrun pensando non potesse essere vero, ho scostato le tende per guardare il Parc Monceau dalle stesse vetrate che il conte De Camondo aveva toccato migliaia di volte, e ho immaginato con quanta cura, dedizione, amore, tutti quegli oggetti dovevano essere stati collezionati. La storia di questa famiglia e la dimora stessa meritano un viaggio a Parigi…
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- Il famoso salotto arredato con mobili Luigi XVI che ospita anche uno scrittoio appartenuto a Maria Antonietta
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- un’opera di Elisabeth Vigeè le Brun, ritrattista ufficiale di Maria Antonietta . Pittrice dalla vita degna di un film, ritrasse la regina e molte persone del suo entourage e scampo’ indenne all’epoca del terrore ed alla ghigliottina…
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- le meravigliose maniglie in bronzo dorato che guarniscono le finestre della villa…
L’ultima parte visitabile della villa sono le meravigliose cucine che contengono piccoli capolavori di ingegneria , per l’epoca superbe innovazioni. Tutto allestito come se da un momento all’altro vedessimo arrivare il personale di servizio…pentole, piatti, verdure fresche, tutto è pronto per preparare un’ultimo piatto al conte Nissim…
Au revoir, alla prossima volta che non sarà l’ultima…
